Condizioni meteo a dir poco proibitive hanno messo a dura prova ieri mattina i circa 9000 finisher giunti da tutto il Mondo per prendere parte alla 34^ edizione della Maratona di Firenze! A pochi minuti dallo start, infatti, c’è stato un repentino ed inaspettato calo termico (7 gradi), portato, unitamente alla pioggia, dal forte vento!

Il risultato? Atleti, professionisti e non, assolutamente spiazzati e costretti a proseguire con indumenti tecnici non proprio idonei!
Sì, “costretti”, in quanto questo genere di competizioni non si prepara dall’oggi al domani, ma è frutto di mesi e mesi pregni di molteplici sacrifici e rinunce, necessari per farsi trovarepronti a percorrere i temibili km 42,195!
Sì, “costretti”, per via dei lunghi, intensi ed interminabili allenamenti compiuti, naturale conseguenza e testimoni dell’immensa passione che caratterizza migliaia di podisti!

Ai nastri di partenza, tra i big, c’era anche il fuoriclasse manfredoniano Dario Santoro (A.S.D. Daunia Running), che solo due anni fa si era laureato Campione d’Italia sulla distanza in quel di Ravenna. Le sue parole a caldo: “”” Dopo appena 15 chilometri ho perso la sensibilità degli arti! A fine gara non riuscivo a cambiarmi e sono stato necessariamente aiutato! Più tardi ho visto giungere stremate alcune persone che, poco dopo aver tagliato l’agognato traguardo, sono state condotte urgentemente in ospedale per sopraggiunta ipotermia! E’ stato tremendo!”””
Dario, nonostante tutto, ha terminato la prova in 2h26’45”, piazzandosi al 7° posto assoluto (3° italiano), ad una decina di minuti circa dal vincitore Zelalem Bacha Regasa (Bahrain)!

Non ce ne vogliano gli altri due valorosi, lodevoli e meritevoli atleti azzurri che l’hanno preceduto, ossia il fortissimo e affermato El Mazoury Ahmed (5° in 2h24’09”) ed El Fathaoui Yassine (6° in 2h26’33”), ma giova sottolineare, all’uopo, che il nome di Santoro è il primo senza evidenti origini africane e/o asiatiche a figurare in classifica!

Le prestazioni dei top runners sono state inevitabilmente condizionate dalle sopra menzionate cause di forza maggiore, ma, malgrado si siano rivelate al di sotto delle aspettative, hanno messo in risalto l’indiscussa resilienza dei primi della classe!
Dario, in particolare, ha trovato la forza, il coraggio e la determinazione per proseguire non soltanto per se stesso, in quanto questo ragazzo è consapevole del fatto che rappresenta ad altissimi livelli, oltre che la propria città, il buon nome sportivo della Capitanata intera e della Puglia, nonché il cuore di tantissimi appassionati, simpatizzanti e sostenitori che credono da sempre in lui…

P.G.

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