Finalmente dopo un periodo di assenze alle gare si ritorna ad assaporare l’adrenalina delle competizioni sportive. Inizia il nuovo 2018 con la Corsa di Miguel. Una gara ormai diventata un’istituzione a Roma che vede l’arrivo nello stadio Olimpico di Roma.

Ne vale la pena spiegare un pò di storia sulla Corsa di Miguel:

CHI ERa MIGUEL sanchez?

Miguel Benancio Sanchez amava la vita, l’atletica, ma soprattutto il suo Paese, l’Argentina. Era nato nel 1952 nella provincia di Tucuman. Lasciata anzitempo la scuola poiché alla sua famiglia occorrevano braccia da spedire nei campi a coltivare la canna da zucchero, a 18 anni seguì le orme dei fratelli e si trasferì a Buenos Aires, alla ricerca di una via di fuga dalla povertà. Qui si improvvisò anche imbianchino, prima di innamorarsi dell’atletica leggera. Si allenava al mattino presto, prima di andare ad imbiancare palazzi, poi la sera tardi, dopo aver trascorso il pomeriggio come impiegato allo sportello nel Banco Nacional. La sua giornata era infinita: sveglia con una mela, primo allenamento, treno, lavoro, treno, secondo lavoro, ancora allenamento e scuola serale per completare quegli studi che non aveva finito. A volte rientrava all’una di notte, ma la sua storia non finisce qui. Nel poco tempo libero che gli rimaneva si impegnava politicamente nella Gioventù Peronista e in quegl’anni difficili in Argentina ti facevano sparire per molto meno.

Erano gli anni infami della violenta dittatura fascista, gli anni dei desaparecidos. Quando venne rapito nella sua casa la notte tra l’8 e il 9 gennaio 1978, i suoi rapitori trovando una bandiera argentina appesa nella sua camera gliene domandarono la motivazione e lui rispose “Perché sono un argentino”. Cosa accadde a Miguel nessuno lo saprà mai. Di storie come la sua ce ne sono migliaia purtroppo, ma lui ci ha lasciato oltre al suo esempio di dedizione nell’allenamento, una bellissima poesia dedicata alla corsa:

“Per voi atleti
per voi che sapete di freddo, di calore,
di trionfi e sconfitte
per voi che avete il corpo sano
l’anima ampia e il cuore grande.
Per voi che avete molti amici
molte aspirazioni
l’allegria matura e il sorriso dei bambini.
Per voi che non sapete di gelo né di sole
di pioggia né rancore.
Per voi, atleti
che percorrete i villaggi e le città
unendo Stati con il vostro camminare
Per voi, atleti che disprezzate la guerra e anelate la pace.”

Proprio a lui e a tutti i desaparecidos è stata intitolata l’ormai famosa Corsa di Miguel. Un percorso affascinante con la partenza in prossimità dello splendido Stadio dei Marmi ed un passaggio sul Ponte Milvio girando per tutta la zona olimpica. Sul Lungo Tevere erano presenti tanti gruppi musicali che animavano a ritmo di musica la mattinata di tanti sportivi e famigliari che incitavano tutti gli atleti. Tantissimi i partecipanti uniti dalla passione per lo sport e per lottare insieme contro il razzismo. Per me un rientro alle gare dopo un periodo di relax dalle gare competitive, una domenica bellissima, soleggiata e sopratutto accompagnata dagli abbracci degli amici della Vitamina Running Team. Proprio a loro vanno i miei ringraziamenti per avermi incitato al rientro in gara anche se non competitivo come i vecchi tempi. Ma come dicono tutti, basterà poco e tanta buona volontà per tornare a far rodare al meglio le gambe.

Un bel brindisi e tanti dolci preparati dalle abilissime mani delle donne vitaminiche, hanno contribuito ad azzerare tutte le fatiche della gara.

Grazie mille a tutti amici e Auguri per un 2018 pieno di corse!

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